Prestito a Pignorati

Vorresti ottenere liquidità per affrontare delle spese ma hai un pignoramento in corso o te ne è stato preannunciato uno che inizierà a breve e non sai se le due cose possono coesistere? Ebbene sì, è possibile richiedere un prestito anche se hai un pignoramento in corso o futuro.

Ma come? La migliore soluzione per te è senza dubbio quella di richiedere un prestito a pignorati, anche se potrebbe non essere una procedura semplicissima. Di seguito ti spiegheremo di che cosa si tratta, quali tipologie di finanziamento sono previste per chi come te si trova in questa situazione e quali requisiti bisogna mostrare di avere.

Come funzionano i prestiti a pignorati?

Innanzitutto è bene specificare che si tratta di finanziamenti appositamente pensati per venire incontro a tutte le persone, dipendenti o pensionati che siano, che hanno bisogno di denaro per affrontare delle spese programmate da tempo o impreviste ma hanno anche ricevuto un pignoramento.

Ma che cosa si intende di preciso con la parola pignoramento?

E’ un atto giudiziale che viene utilizzato per riscattare un debito che una persona, il debitore, ha nei confronti di un’altra, il creditore, alla quale deve dei soldi. Per cercare di riavere la somma di denaro che gli spetta per legge, il creditore ha il diritto di appropriarsi di qualcosa di proprietà del debitore come per esempio un bene immobile, un bene mobile o direttamente lo stipendio o la pensione.

Prestiti per pignorati tramite Cessione del Quinto

Il modo più facile per ottenere il tuo prestito personale a pignorati è quello di ricorrere alla Cessione del Quinto o alla delega di pagamento.

In entrambe i casi si tratta di un prestito non finalizzato, che quindi può essere richiesto senza giustificativo di spesa e cioè senza dover spiegare quando e per cosa utilizzerai l’importo richiesto.

Sono finanziamenti che vengono rimborsati tramite trattenuta diretta sullo stipendio o sul cedolino della pensione da parte del tuo datore di lavoro o del tuo ente pensionistico per un importo pari al massimo ad un quinto del guadagno netto.

Sia la rata mensile che il tasso di interesse sono fissi e costanti per tutta la durata del piano di ammortamento, il quale può avere una durata minima di 24 mesi e massima di 120.

Per approfondire l’argomento leggi anche: “Pignoramento del quinto dello stipendio” e “Cessione del Quinto e pignoramento

Prestito a pignorati

Prestiti a pignorati senza busta paga

Come dicevamo precedentemente, a meno che non si ricorre alla Cessione del Quinto, che è un prestito che solitamente viene concesso anche a protestati e cattivi pagatori, trovare un finanziamento quando si è pignorati può risultare complicato.

La difficoltà aumenta notevolmente se, oltre ad aver ricevuto il pignoramento e quindi essere già in partenza considerato come una persona non completamente affidabile da un punto di vista creditizio, non hai la possibilità di offrire la busta paga come garanzia. Potresti trovarti in questa situazione se non hai un lavoro o anche se il tuo reddito viene in parte trattenuto per ripagare il pignoramento.

Ma anche in questo caso, hai delle possibilità. Per esempio potresti ricorrere a:

  1. prestito con garanzia del garante o dell’ipoteca su un immobile di tua proprietà
  2. prestito su pegno, dando in garanzia beni mobili come gioielli o altri oggetti di valore
  3. prestiti cambializzati, che verranno accettai solo nel caso in cui tu abbia altri beni su cui eventualmente rifarsi oltre a quelli già posti sotto pignoramento
  4. prestiti tra privati

Convengono i finanziamenti a pignorati?

Bisogna precisare che, per quanto a volte potrebbe essere l’unica soluzione disponibile per chi si trova nella tua situazione, il prestito a pignorati non è poi così vantaggioso.

Per prima cosa, infatti, l’importo che ti verrà erogato non potrà essere eccessivamente elevato proprio per il maggiore rischio di insolvenza che gli istituti di credito corrono nel concederti il finanziamento.

Per ovviare almeno in parte a questo problema potrebbe esserti richiesto di sottoscrivere una polizza assicurativa che tuteli sia te che la banca o la finanziaria a cui ti sei rivolto, ma l’assicurazione farebbe alzare il costo del prestito.

Inoltre le condizioni economiche, anche a prescindere dalla sottoscrizione della polizza assicurativa, sono più onerose di quanto avviene per i normali prestiti personali. Questo perché i tassi di interesse TAN e TAEG sono sempre più alti a causa del maggior rischio.

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