Pignoramento del Quinto dello Stipendio
In questo articolo approfondiremo un argomento che fa venire molti dubbi a chi non è un esperto del settore giuridico-finanziario, ovvero il pignoramento del quinto dello stipendio.
Di che cosa si tratta? Quando viene notificato? Sono previsti dei limiti massimi di pignorabilità? Se sei interessato continua a leggere l’approfondimento per ricevere tutte le informazioni utili a riguardo.
Pignoramento dello stipendio
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Quando si richiede un prestito, un finanziamento o un mutuo, si è tenuti a rimborsare la cifra prestata tramite rate mensili. Nel momento in cui viene meno il pagamento delle rate mensili, il creditore che si aspetta di riavere il denaro prestato può richiedere che si proceda col pignoramento dei beni del debitore per rientrare nella cifra dovuta.
Il pignoramento è un atto espropriativo con cui il creditore si rivale su qualunque tipo di bene materiale di proprietà del debitore, così da riavere il denaro che doveva essergli restituito.
La modalità più comune con cui viene messo in atto un pignoramento è quella di pignorare lo stipendio: definito come un pignoramento presso terzi, questo esproprio consiste nel sottrarre i beni non direttamente al debitore ma ad un altro soggetto nei confronti del quale vanta un credito. In questo caso specifico si tratta del datore di lavoro o dell’azienda, che sono obbligati per legge a trattenere una parte dello stipendio e girarlo al creditore fino a quando il debito contratto viene completamente saldato.
Iter di pignoramento quinto dello stipendio
La notifica di pignoramento viene inviata sia al debitore sia al datore di lavoro, ma come si procede di fatto alla trattenuta forzata? Ci sono dei passaggi che vanno seguiti:
- il creditore deve inviare una lettera di diffida al suo debitore, intimandogli di pagare
- se il debitore non paga, il creditore segnala la faccenda al tribunale per ottenere un decreto ingiuntivo in cui sia specificato l’importo dovuto
- se il debitore continua a non pagare, il tribunale emette un precetto come ultimo avviso
- se ancora non ci sono reazioni da parte del debitore, il tribunale dà diritto al creditore di procedere con il pignoramento effettivo
Pignoramento stipendio limiti
Secondo l’articolo 543 del Codice di Procedura Civile, è previsto che il pignoramento del quinto dello stipendio limite sia fissato al 20% dell’importo netto mensile. Ciò significa che può essere sottratto massimo 1/5 del guadagno netto.
Ci sono alcuni casi in cui il limite di pignorabilità varia. Per esempio, nei casi di debiti di natura alimentare, viene pignorato massimo 1/3 dello stipendio.
Una menzione a parte meritano i debiti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate per il mancato pagamento delle tasse. In questi casi i limiti pignoramento stipendio sono:
- 1/10 per importi non superiori ai 2.500 euro di debito
- 1/7 se il debito non supera i 5.000 euro
- 1/5 se il debito contratto supera i 5.000 euro
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Cosa succede in caso di doppio pignoramento del quinto dello stipendio?
Ricordando che il limite di 1/5 non può essere oltrepassato, bisogna specificare cosa succede se ci sono più pignoramenti in corso. In questo caso ci sono due alternative possibili:
- normalmente il secondo pignoramento diventa attivo solo nel momento in cui il primo è concluso definitivamente
- se i due pignoramenti hanno nature diverse, si procede contemporaneamente anche a patto di oltrepassare il limite solitamente imposto per legge ma pur sempre restando entro il limite del 50% di pignorabilità massima
Pignoramento con Cessione del Quinto volontaria in corso
Cosa succede nel caso in cui si sia sottoscritto un prestito con Cessione del Quinto volontaria e al contempo venisse notificato un atto di pignoramento?
Il pignoramento del quinto dello stipendio è notificabile anche con Cessione in corso ma anche in questo caso viene imposto un limite massimo di pignorabilità pari alla differenza tra la metà dello stipendio netto e la trattenuta dovuta alla Cessione del Quinto.
Facciamo un esempio pratico per capire meglio: 1.200 euro di stipendio netto e una trattenuta per Cessione pari a 200 euro al mese. Dividendo in due lo stipendio e sottraendo i 200 euro, si ottiene la quota massima pignorabile pari a 400 euro.
1.200 euro (stipendio netto) : 2 = 600 euro – 200 euro (trattenuta per Cessione del Quinto) = 400 euro (pignoramento massimo).
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